venerdì 26 febbraio 2010

Pane tradizionale "Dolce e salato"

Sirnena pita (pane alla feta) - Сирнена пита

E' il tipico pane di Domenica Grassa, prima della Quaresima Ortodossa - sfoglie di pasta lievitata arrotolate con un pò di feta e dopo la cottura - ammorbidite con miele liquido - una bontà!


In realtà è un pane di pasta arricchita di uova e poi cotto con la tipica farcia di uova e latte, ottimo anche nella variante solo salata.


per la pasta

600 gr. farina
3 uova
250 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
10 gr. lievito di birra fresco

per la farcia

500 gr. feta (o quartirolo)
100 gr. burro morbidissimo (quasi fuso)

per la cottura
3 uova
200 ml latte
2 cucchiai di zucchero

per finire
una noce di burro
miele

teglia di 30 cm di diametro







Impastate gli ingredienti per la pasta e lasciate lievitare solo 40 minuti (anche se usate la macchina del pane) . Non deve lievitare come per il pane, perchè la pasta poi va stesa con il matarello.


Dividete in 5 e formate dei panetti, lasciate riposare 5-10 minuti, giusto il tempo che la pasta si rilassi.
Stendete ogni panetto con il matarello a una sfoglia di circa 25 cm di diametro.
Spennellate con il burro e cospargete con del formaggio sbriciolato.
Arrotolate senza stringere troppo (per dare modo alla pasta di lievitare ancora in seguito), poi attorcigliate i filoncini come se fossero una corda (girando i lati nella direzione opposta).
Ponete nel centro di una teglia imburrata e arrotolate in mò di lumaca. Quando disponete i filoncini non stringete troppo per lasciare spazio per la lievitazione.

Lasciate riposare coperto con un canovaccio per 20 minuti.
Intanto accendete il forno a 180°C. Sbattete leggermente le uova, aggiungete il latte zuccherato e versate il composto così ottenuto sul pane lievitato.
Infornate subito e fate cuocere per 30 minuti circa.

Appena sfornato, lucidate con una noce di burro, coprite con un canovaccio e lasciate riposare 10-15 minuti.
Togliete il canovaccio e spalmate con qualche cucchiaiata di miele che si scioglierà dal calore.

Siccome la mia teglia era di 28 cm, ho fatto anche una lumachina piccola - buonissima anche quella.




martedì 23 febbraio 2010

Farfalle Broccoli e Tonno

Facile e veloce, una ricetta che ho visto sul Gambero Rosso - gustosissima!


300 gr. di farfalle o fusilli
200-300 gr. di broccoli
120 gr di tonno in scatola
peperoncino
rametti di rosmarino
petto di pollo arrosto (se avanza dal giorno prima)
2-3 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale

Quando l'acqua (già salata) bolle - buttate insieme la pasta e i brocoli lavati e tagliati piuttosto grossi.
In una padella scaldate un pò d'olio, fate profumare con l'aglio, il peperoncino e il rosmarino.
Togliete aglio e rosmarino, aggiungete il tonno scolato e soffriggetelo appena-appena, poi fate la stessa cosa con i cubetti di pollo, alla fine aggiungete la passata di pomodoro.
Scolate la pasta e i brocoli e saltate nel sugo di tonno.
Servite e ...a chi piace - aggiungete qualche goccia di olio al peperoncino calabrese.


Con questa ricetta vorrei partecipare alla "Raccolta di Stagione".

...
Votate, se non l'avete ancora fatto,  il sondaggio sulla Ricetta più difficle di GENNAIO (sulla colonna a fianco)

venerdì 19 febbraio 2010

Biscotti "Ballerine Scaligere"

A Milano è ancora Carnevale e ieri con i bambini di amici abbiamo fatto le Ballerine e gli Orsetti - due ricette della mia infanzia che mia mamma faceva per il mio compleanno - si usava ancora portare all'asilo o a scuola i dolci fatti in casa e ogni mamma aveva il suo cavallo di battaglia di garantita riuscita.


 

I bambini sono stati bravissimi, io avevo preparato la pasta, loro in sole 3 ore hanno fatto tutto il resto da soli e alla fine soddisfatti si sono dati il nome de "La Pasticceria dei Piccoli".

per la pasta
500 gr. farina
180 gr. burro non freddissimo
220 gr. zucchero 
1/2 bustina di livito per i dolci
2 uova grandi
1 vanillina
pizzico di sale



per comporre le ballerine
1 barattolo (350 gr.) marmellata di fragole
zucchero a velo

Mischiate tutti gli ingredienti secchi per la pasta, aggiungete il burro a cubetti e lavorate brevemente fino ad ottenere delle bricioline omogenee. Aggiungete le uova leggermente sbattute, formate una palla liscia e lasciate riposare in frigorifero avvolta nella pellicola. Se la pasta dovesse risultare un pò secca durante la lavorazione sbattete da parte un altro uovo, ma non aggiungetelo intero ma poco alla volta, fino ad ottenere



una frolla liscia.

Tolgiete la pasta dal frigo 1/2 ora prima di lavorarla, stendete con il matarello una sfoglia di 3-4 mm e formate i biscotti con le formine di  tre diametri diversi.
Infornate per 8 minuti in forno preriscaldato a 180°C, i biscotti non devono oscurirsi.
Lasciate raffreddare sulla grata da biscotti. Unite le ballerine con la marmellata. Spolverizzatele con lo zucchero a velo.





Vi daremo la ricetta degli Orsetti in un altro post.



Con questa ricetta partecipiamo alla Raccolta della Cometa Pasticciona



mercoledì 17 febbraio 2010

Yogurt alla bulgara

... o semplicemente yogurt!

pensando all'ingrediente per eccelenza bulgaro - il parmigiano, il cappero, l'acciuga della cucina bulgara - penso di poter proprio dire - lo YOGURT!

Non so se avete mai letto sulle etichette gli ingredienti dello yogurt: latte e Lactobacillus Bulgaricus.
In breve - sono i bacilli che danno acidità e trasformano il latte fresco in yogurt. Infatti in lingua bulgara la distinzione la portano gli aggettivi: latte fresco (latte) e latte acido (yogurt).

Ecco il perchè dell'aggiunta di yogurt quando si vuole ottenere la panna acida - la famosa creme fraiche o sour creme - si mischiano 500 ml di panna fresca, 125 ml di yogurt bianco e il succo di mezzo agrume ed è fatta.

Ciò detto bisogna tener presente che il latte non ha scadenza! - o meglio - quando scade si trasforma in yogurt - non buttatelo, si usa in tantissime ricette. Per facilitare questo processo basta aggiungere qualche cucchiaio di yogurt al latte e presto prenderà una consistenza densa e il tipico gusto acidulo.

Un'altra osservazione - se mangiate già lo yogurt - non avete bisogno dei prodotti con i fermenti lattici vivi! - sono la stessa cosa! - per fare lo yogurt ci vogliono i fermenti lattici vivi.

Certo - lo yogurt non è stato inventato dai bulgari, è stato solo isolato per la prima volta in Bulgaria e registrato come Lactobacillus Bulgaricus nel 1919.
Però non mi meraviglio - si usa puro, diluito, in panificazione, pasticceria, dappertutto... per maschere per il viso, addirittura come rimedio popolare per l'insolazione estiva (e funziona!)

Si mette in tutte le torte da credenza, nel pane tradizionale, nella banitza (la sfoglia sottilissima di pasta filo), si fa in insalata come per lo tzaziki greco,
si beve allungato come bevanda rinfrescante d'estate - Ayran,

non ridete - si fa pure una minestra fredda (buonissima) - TARATOR - che assomiglia ad uno tzaziki cremoso e più liquido,
quasi non me ne vengono in mente ricette senza.

E che dire delle uova al tegamino affogate nello yougurt! uno dei miei piatti preferiti.


E se non si mette nella preparazione lo si aggiunge in qualche modo come accompagnamento.


Lo Yogurt usato in Bulgaria ha un gusto molto più accentuato, più acido. Tra quelli che si possono trovare in Italia, il più vicino di gusto è quello greco o quello prodotto della Centrale del latte di Milano. Gli altri marchi producono consistenze più cremose e gusto più anonimo, lontani però dallo yogurt balcanico.

Lo yogurt ai gusti di frutta non si usava nell'epoca sovietica, sono apparsi sul mercato dopo il 1989 dopo la caduta del muro di Berlino.
Si usa tanto invece come dessert la torta fredda di yogurt (tipo cheese cake) o yougurt con le albicocche sciroppate, o con noci e miele - preparazioni fatte in casa.

Se solo penso alla spesa da bambina: mia nonna mi mandava a comperare un giorno sì e uno no 1 litro di latte e 4 vasetti (quelli grandi però - da 500 ml).

Naturalmente lo yogurt non è solo bulgaro - è diffuso in tutta l'aria Balcanica, innanzitutto nei paesi dell'Impero Otomano (la stessa parola yogurt è di origine turca), quindi la distinzione è molto difficile. Le cucine - come nell'area mediterranea - sono molto simili ed è difficile risalire alle origini.


martedì 16 febbraio 2010

Torta salata agli spinaci o alle coste

Questa ricetta è promemoria per Emanuela.



250 gr. pasta sfoglia pronta
250 gr. di spinaci (sbollentati e ben strizzati) - 500 gr. spinaci crudi
fette di prosciutto crudo per il fondo
formaggio semistagionato a fettine (se piace)
1 uovo
20 ml. latte
sale (pochissimo, il prosciutto è salato)

Lavate bene gli spinaci, cuoceteli con la sola acqua rimasta sulle foglie e poco sale per 10 minuti circa. Lasciate raffreddare, strizzateli molto bene.
Stendete la pasta sfoglia nella forma con la carta da cucina della confezione. La pasta deve uscire di poco dai bordi. Buccherellate il fondo con la forchetta.
Foderate con le fettine di prosciutto, sopra distribuite gli spinaci e eventualmente le fettine di formaggio. Aggiungete l'uovo sbattuto con un pizzico di sale e il latte.
Chiudete i bordi della sfoglia in modo che il ripieno non fuoriesca.
Fate cuocere in forno precedentemente riscaldato a 180°C per 30 minuti circa.


Se usate le coste - lavatele e cuocetele in acqua salata per 10-15 minuti (impiegano di più). Le coste a differenza degli spinaci devono essere immersi nell'acqua, se no - anneriscono. Scolatele, tagliate a striscioline larghe, per il resto procedete come descritto prima.
La cottura della torta con le coste è di 40 minuti a 180°C e altri 10 minuti a 200°C.

lunedì 15 febbraio 2010

Torta salata gorgonzola, noci e zafferano

Una torta che doveva essere da "svuotafrigo" - impreziosita con lo zafferano è venuta veramente bene.



230 gr. di pasta sfoglia fresca rotonda
200 gr. gorgonzola giovane
1 uovo
1 manciata di gherigli di noci
1 bustina di zafferano
2-3 cucchiai di latte


Sistemate la sfoglia insieme alla carta da forno in un teglia rotonda in modo da coprire i bordi, buccherellate con la forchetta, ponetela in frigorifero e tenetela lì mentre preparate il ripieno.

Sbattete leggermente l'uovo, aggiungetelo al gorgonzola e lavorate brevemente fino ad ottenere una crema omogenea. Sciogliete lo zafferano in pochissimo latte caldo, lasciatelo intiepidire e incorporate alla crema di gorgonzola.

Aggiungete le noci, se necessario aggiustate il sale.
Togliete la pasta sfoglia dal frigo, riempite e livellate la crema, chiudete i bordi.

Infornate subito in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti circa.

sabato 13 febbraio 2010

martedì 9 febbraio 2010

Pizza della mezzanotte - chiedo pareri

...insomma ho scoperto l'acqua calda e l'America messe insieme... la pubblico lo stesso perchè più volte avevo letto che la pasta per la pizza è diversa da quella del pane, ma non ci ho mai pensato a provarla.
La differenza è nella quantità di lievito, il risultato è una pasta morbidissima e maneggevole che si è stesa praticamente da sola tirandola appena sul dorso delle mani. Questa, dicono, sia la ricetta registrata della pizza napoletana, mi scusino tutti i napoletani se le faccio torto!



500 gr. di farina
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
2,5 gr. lievito di birra (dividete il panetto in 5 e avrete 5 parti da 5 grammi)
250 ml. d'acqua tiepida
5 gr. sale (1 cucchiaino)

Le proporzioni sono perfette anche per impastare nella macchina del pane, ho aggiunto solo 1 altro cucchiaino d'acqua.
La pasta è morbida ed elastica nello stesso tempo, molto diversa da quella del pane.


Per stenderla ho usato solo le mani, niente matarello. Questo impasto è sufficiente per 2 teglie rettangolari grandezza forno. Io ho optato per una pizza e un calzone grande.
Messa nella teglia unta, condire con

300 gr. di mozzarella
passata di pomodoro
origano
un giro d'olio extravergine


Cottura a forno preriscaldato a 250°C per circa 20 minuti, l'unica accortezza - mettere nel forno un pentolino con l'acqua mentre si riscalda il forno per creare un ambiente un pò umido, togliere il pentolino e infornare.

L'esito? - dite che posso dare la ricetta nel blog in bulgaro ed essere credibile?.




venerdì 5 febbraio 2010

Votate la ricetta più difficile di GENNAIO 2010 e proposte FEBBRAIO

Il sondaggio di GENNAIO 2010 rimarrà aperto fino al 5 marzo 2010. Votate la ricetta più difficile da realizzare nella colonna quì a fianco.



Questa è la rubbrica delle ricette più difficili da realizzare che esigono capacità particolari - pazienza, tecnica, esperienza e così all'infinito.

Visitate nuovamente i blog e guardate i particolari delle ricette - secondo me sono incredibili tutte quante.

Il regolamento per la participazione si trova quì.
Il vincitore sarà proclamato dopo aver sommato i voti del blog bulgaro e di quello italiano.

Intanto inizia la raccolta delle proposte di FEBBRAIO 2010. Inviatele come commento qui.

FEBBRAIO 2010 si apre con lo stupendo cerbiatto e la Torta Invernale di Dimi.

VOTATE E INVIATE LE PROPOSTE DI RICETTE CHE VI PIACCIONO!

Se vi piace l'idea includete il link o il logo della Raccolta nel vostro blog.

giovedì 4 febbraio 2010

Orata (branzino) in crosta di patate


Per questa ricetta potete usare orata, branzino o altri pesci azzurri di media grandezza. L'orata rimane la più addatta perchè piatta e facile da coprire con le fettine di patate.

1 orata fresca da 800 gr -1 kg
4-5 patate
rametti di rosmarino
olio extravergine
sale, pepe

Sbuciate le patate, lavatele, tagliate a fettine sottili (come per le patatine fritte).
Ungete una teglia e disponete le fettine di patate una vicina all'altra leggermente sovrapposte a spina di pesce - dovete formare un letto per il pesce.
Squamate e pulite le interiora dell'orata, lavate bene, salate e pepate la cavità, aggiungete all'interno dei rametti di rosmarino. Posate l'orata sul letto di patate e ricoprite nello stesso modo anche di sopra.
Le patate devono ricoprire interamente il pesce. Ungete di nuovo usando un rametto di rosmarino a mò di pennello - aiuta a distribuire l'olio e dà profumo alla preparazione.
Infornate a 200°C per 30-35 minuti. Se il pesce è più grande calcolate 10 minuti in più per ogni 100 gr. di peso ulteriore.
Sfornate, salate la crosta di patate e servite.
Gustosissima davvero!


Dimenticavooo - lo spumante bello fresco in frigo!

martedì 2 febbraio 2010

Pollo al curry alla neozelandese



La verità è che a casa siamo a dieta. Abbiamo la grande "libertà" di scegliere 2 volte al giorno tra 70gr. di pasta o di riso o di altri farinacei, due porzioni di carne magra o pesce e sugo di pomodoro e verdure a volontà... Quindi mi tocca ingegnarmi in tutti i modi per rendere meno monotoni queste porzioni di pasta al pomodoro e riso in bianco. Così mi è venuta in mente questa ricetta della moglie neozelandese di un nostro amico.

500 gr. di petto di pollo
2 cipolle medie
3 carote
250 gr. bastoncini di bamboo in conserva (bamboo shoots)
1/2 peperone
2-3 cucchiai di pasta di curry (pasta umida, non curry in bustina)
400 ml latte di cocco da cucina (1 latina)
olio di semi
sale

riso in bianco per accompagnare

Scaldate nello wok o in una padella capace l'olio e rosolatevi bene la carne tagliata a striscioline. Quando è ben rosolata aggiungete le cipolle, le carore e il peperone taglaiti a pezzi grossi; salate.
Fate ammorbidire coperti e aggiungete la pasta di curry diluita in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
Fate evaporare un pò, quando le verdure sono a metà cottura aggiungete i bastoncini sgociolati del bamboo.
Per ultimo aggiungete il latte di cocco e proseguite la cottura ancora 10-15 minuti o fino a quando si addensa bene.

Servite con riso in bianco.